Mi sarebbe piaciuto possedere un giardino ai margini di un bosco, sulle dolci colline dell'appennino o tra i verdi prati dell'austria o della normandia, con fresche estati e piogge rigeneranti... ma ho dovuto fare un giardino tra le vecchie paludi di due secoli fa della serenissima repubblica , dove l'estate è afosa e l'inverno fangoso.
L'obiettivo che cerco di raggiungere quando scelgo di piantare una pianta è quello di domandarmi dove prospera in natura. La risposta suggerirà dove e come piantarla. Per questo ormai escludo sempre di piantare nel mio giardino piante con esigenze opposte alle condizioni del mio terreno. E vale la stessa cosa con il clima. Ho definitivamente rinunciato a coltivare piante come delphinium, lupini, rododendri ecc.. Con il caldo afoso si ammalano e non fanno radici in terre argillose. Girando per giardini di mezza europa ho sempre trovato queste piante magnifiche. Nessuno però ha terra e clima della pianura padana.Tanto è vero che secondo alcuni studi la valle è considerata per queste condizioni alla pari solo ad alcuni stati USA tra california ad arizona. Una zona di transizione dove non si possono coltivare nè specie tropicali per via delle gelate e dell' umidità invernali, nè specie da ambiente fresco e boscoso per via dell'aridità e calura estiva. A me è capitato di fare un giardino proprio qui nel mezzo,nel letto di un antico fiume, dove d'inverno s 'inzuppa d'acqua e nel prato ci sprofondi, e d'estate ci si cuoce e la terra si secca e s'indurisce come il cemento!
Per fortuna le specie di piante sono milioni e natura fa crescere in ogni luogo un paradiso. I migliori sono sempre i suoi da cui trarre ispirazione per ambientare in modo appropriato quel concentrato di piante che è il giardino.
Quindi per forza di cose ho dovuto selezionare specie e varietà resistenti, che non mi facciano lavorare con assurdi apporti di terriccio che si consuma, o passare le giornate a tratttamenti speciali.
Alberi ed arbusti della pianura padana, piante erbacee dai steli forti e resistenti e graminacee...il vero futuro in questo ambiente: escono quasi indenni dalle grandinate, veloci a riprendersi, non temono parassiti, siccità e il loro splendore perdura fino a che non son coperte da 1metro di neve!
Il giardino va vissuto e goduto, deve sapere essere forte, pronto a ridestarsi dopo una tempesta, a rispuntare sotto i tronchi caduti di una tromba d'aria, sopravvivere a malattie, al freddo, al caldo...solo così avrà un anima e un carattere forte!
Questi problemi che sollevi sono comuni, non preoccuparti, anche qui da me si deve rinunciare a rododendri ,delphinium , lupini e molto altro, anche se non c'è argilla ,dalle foto però vedo un luogo bellissimo di cui devi essere orgoglioso, per il gran lavoro (se lo fai tutto da solo)e per l'armonia e il gusto che esprime.
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