Blog di foto pensieri ed emozioni sul giardino e sulla natura

14 marzo 2012

Nuovi orizzonti

 

Nuovi progetti ed iniziano  lavori in altri 30 metri in fondo al giardino per ospitare nuove varietà di piante, per la gran parte rose, graminacee e perenni.

Oramai il giardino esistente  è saturo, le varie specie hanno chiuso tutti gli spazi con la  forza  di rizomi e semi.E molte rose in realtà devo potarle troppo energicamente per potercele far stare, mentre meriterebbero di crescere più naturali. Ho bisogno di nuovi spazi e  di sperimentare  nuovi accostamenti  in piena libertà. Per questo, visto che la manutenzione è tutta sostenuta da me nel tempo libero,  dopo una attenta valutazione sul tempo che mi resta per dedicare cure ad un nuovo giardino, ho iniziato i lavori per questo nuovo progetto che riposava nel cassetto.

Per spalmare l’onerosità di manutenzione (soprattutto in quanto a tempo) che richiede un giardino di (altri)300 mq completamente coperto da piante ornamentali ho pianificato  che il completamento richiederà due anni.

Per prima cosa  ho prolungato la linea di tubo che porta  l’acqua e un tubo per i cavi di energia elettrica …per  eventuali effetti speciali…

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In secondo luogo picchettatura giardino, piantumazione della siepe di taxus nel perimetro, vangatura profonda con sabbie e sfaticci di foglie e sostanza organica.

Il giardino costituirà un ovale, con una potatura decrescente della siepe dilatando le profondità, e una serie di sentieri concentrici ad un gazebo in ferro. L’idea è quella di sedersi al centro di un piccolo mondo di piante  piantumate fitte, tra petali profumati, spighe e  bacche, contenuto in  una siepe segmentata che chiude in parte  ed apre allo stesso tempo la veduta alla campagna circostante.

Per quest’anno, anno laborioso, mi limito a curare e formare l’anello di sfondo entro la linea della siepe, formato da miscanthus malepartus, alcune varietà di rose da bacca e da sfondo di grande dimensione ed un paio  essenze di piccola alberatura da fiore. Potrò concentrare le attenzioni a questa striscia, in modo che nel corso dell’anno si consolidino le piante in modo che l’anno prossimo saranno abbastanza indipendenti e forti da competere con le malerbe.Nel corso dell’anno  procederò nel reperire altre varietà, dividerle e propagarle  per poi completare il mosaico. Molte, che non conosco, saranno testate nel loro portamento e nella loro resistenza a malattie nelle condizioni del mio clima. Il reperimento comunque di alcune non sarà immediato.

E poi giù di vasetti pieni di semi e talee per portarle pronte all’autunno.  Il riempimento del mio giardino non è mai stato tutto frutto di compre di massa! Piccoli gruppi di 2, 3, 5 piante di pochi euro, poi divise o "taleate”o raccolte appena germinate sotto le piante madri. La maggior parte delle piante da prateria si disseminano, quindi in 2o3 anni di paziente cura e attenzione, l’effetto finale di riempimento.

In progetto ho diviso nell’ovale due ali dove raggrupperò molte rose moderne  non presenti nel giardino e che  mi entusiasmano di più, non dimenticando che considero solo varietà forti nel mio ambiente e che non sacrificherò molto tempo ai noiosi trattamenti chimici. Come già faccio solitamente, nessun trattamento insetticida (l’ultimo a cui sono dovuto ricorrere per necessità nell’ estate 2009 con bacillus t. per una gravissima defogliazione di una vasta  area causa bruchi), solo zolfi e rame in momenti programmati per le malattie fungine, in condizioni estreme  qualche prodotto sistemico a bassa tossicità.  Il giardino deve sapere arrangiarsi. Per questo dedicherò un’ ala alle nuove ibridazioni dell’amico Davide Dalla Libera (visto che coltiva rose a pochi km da qui  in queste  stesse condizioni e sono praticamente autoctone), alcune delle quali non hanno ancora guadagnato la sua piena soddisfazione e possiamo dire  troveranno come ultimo test i terreni pesanti del mio giardino…  A dire la verità sarò un po’ più misericordioso verso le sue piante di quanto esso stesso non faccia, visto che lui le seleziona in campo  con 0 irrigazioni e 0 trattamenti, ed io invece le tutelerò con irrigazione  a richiesta e qualche trattamento anticrittogamico (non troppi, che non crescano capricciose!).

Le varietà sono molte, e vista l’amicizia ho l’onore di averne alcune in anteprima, visto che la sua vera produzione e commercializzazione inizierà solo dall’autunno 2012.  Molte altre le visionerò nel corso dell’anno per valutarne lo sviluppo e le caratteristiche per  l’inserimento. Spero di trovare dei buoni accostamenti, e tra 1 anno o 2 potrà fare le foto in un’ala del giardino coperta solamente con  le sue rose.

L’altra ala raccoglierà rose dell’altro Davide …quello inglese, David Austin, e altre moderne, cercando la caratteristica principale di rifiorenza e di resistenza alle malattie: dico cercando perchè la vera risposta l’avrò una volta testate, soprattutto nella “buca afosa” della pianura padana.

Rose, ma non solo, mescolate a graminacee ed altre piante che riempiano l’anno con le loro strutture e fioriture.

All’esterno a sfumare sul campo erboso a pascolo di Amelie, iris,in gradazione di colore, in un semicerchio a mezza luna… ma questo solo più tardi..inizierò a pensarci a giugno.

Insomma, sarà un giardino laboratorio, come è bello che sia quest’arte viva, in costante mutamento e  sperimentazione, a volte con i suoi fallimenti o delusioni, altre volte con  i suoi esaltanti successi. Del resto non potrei mai avere un giardino finito, sarebbe come fermarsi soddisfatti ad una stazione intermedia…