Onde del mare o forse dune del deserto, ricorda questa stipa tra spighe di lavanda lanata. Grandiosa stipa.Sa dare luce e l’effetto movimento in un colpo solo! Se poi cè vento che la ondeggia, dal vero rende come non si può descrivere.forse proprio per questo mi ricorda onde quiete del mare. Insostituibile! Cosa farei senza questa specie. Il quadro non sarebbe più lo stesso! Tra lavande sempreverdi e il legno di un vecchio tronco, o qualche roccia, secondo me va a nozze in tutte le stagioni, sia per accostamenti estetici che per fabbisogni colturali di terra e acqua.
Giochi di nuove fioriture si sovrappongono all’infiorescenza secca di questo allium gladiator. Il particolare della profumata infiorescenza dell’ aesculus parviflora. In questo periodo alla mia latitudine sono in piena fioritura gli hemerocallis, i fiori di un giorno. Il Passaggio degli hemerocallis in fiore. Questi hemerocallis fulva hanno lo stelo lungo ed invadendo il sentiero mentre lo si percorre si è costretti a sfiorarli innescando in loro una sorta di danza… Lo chiamo passaggio degli hemerocallis perchè in quà e il là tra perenni e graminacee vi sono strisce o gruppetti di 2-3 o più piante di questi magnifici fiori.
Nello sfondo le bacche rosse del viburno plicatum mariesii fruttificano come fosse una seconda fioritura. Ne parlavo in un post di aprile, quando gli stessi rami si coprivano di un manto di candidi fiori. In giardino, dalla primavera all’inverno, tutto si sovrappone: rami e steli su foglie, foglie su foglie, frutti su bacche, bacche su fiori secchi, fiori secchi su nuovi fiori….e ogni giorno riscopri una nuova combinazione da ammirare, con la consapevolezza che si tratta di una cosa viva, che muta e che solo quel istante te la può rendere così, di quel colore di quella forma e di quella dimensione. Sono cose della natura, come un tramonto, un’alba, un arcobaleno o un fugace incontro con qualche animale selvatico… Piccoli di merlo, tra i rami di una rosa superdorothy.
Chissà che spettacolo laddove crescono allo stato spontaneo, nelle praterie dell’argentina o del nord america o in qualunque altro posto selvaggio, distese di verbene, di echinacee e altre specie erbacee dalla fioritura così sgargiante e generosa che noi usiamo negli angoli dei nostri giardini. Non mi è ancora capitato di calpestare quei prati fioriti.Però i pascoli fioriti di giugno nelle alpi sì, quindi posso immaginarne le sensazioni nella vastità suggestiva di un manto fiorito fino all’orizzonte. Comunque tornando al giardino, puoi stare sicuro che per fare qualche incontro piacevole con una farfalla, non so perchè ma nei pressi di una di queste specie dal nettare prelibato puoi diventare un piccolo entomologo. Giardino.Un piccolo mondo in cui tra le tante cose puoi fare del “butterfly-watching”… Basta entrare nella dimensione giusta, rimpicciolirsi, appiattirsi al livello dell’erba o un po più in alto, tra le teste dei fiori…e scorgere…
…una Licena su echinacea con il suo svolazzare esagitato si posa un istante per uno scatto. A quasi tutte le ore del giorno poi, un podalirio staziona a cibarsi dal generoso banchetto delle verbene. L’incontro con questa farfalla elegante, nel suo portamento e nel suo volo mi affascina sempre. …e il cugino macaone, i cui bellissimi bruchi verdi e neri punteggiati di arancio devo ancora scovare tra le foglie del finocchio selvatico… Curioso è il volo di alcune farfalle sfingidi, solitamente falene notturne, il cui battito d’ali ricorda il colibrì. Ho dovuto effettuare molti scatti per riuscire a mettere a fuoco il soggetto che non sta fermo più di un secondo. La sua vivacità è intensa. Effettivamente io non ne ho mai visto uno fermo in fase di riposo. Echinacea P.Sunrise
Megera su echinacea p.Anch’essa territoriale, è bello vederla volare vorticosamente contro qualsiasi altro maschio invada i suoi fiori…
Intanto centinaia di capolini di echinacee ergono al cielo nel giardino di graminacee e in qualche giorno sboccieranno tutte, tra la nebbia di descampsie e fiori leggeri di gaure…
Non serve un grande giardino per scoprire la grandezza della natura. Tutto il segreto sta racchiuso in un bocciolo, che dal gelo dell’inverno piano piano con il tepore della primavera nasce, sboccia e libra straordinarie forme colori e profumi. Spesso mi piace focalizzare un solo fiore per volta per catturarne tanta bellezza. Piccolo o grande che sia, semplice o complessa sia la sua forma. Basta solo saper guardare nel volume di pochi metri quadrati di terra, molte cose si possono scorgere. Il viola intenso della rosa Violette, il fiore leggero a farfalla delle gaure, l’iris nero, campanule che sembrano di carta, come la delicata rosa Geoff Hamilton… Stranezze:un fiore dentro un altro fiore… un bocciolo saldato nella corolla di questa bloomfied abundance. E’ il bello del dettaglio, esaltato dalla fotografia. Il sole su una graminacea, o il contrasto del candido fiore sul fogliame nero del sambuco purpureo… ..i fiori stellati dell’allium cristophi… .. i giochi tramati dalle gipsofile … …lo splendore di aquilegie…
In una giornata potresti perderti… cè solo da divertirsi a fotografare e scorgere diversi soggetti, siano fiori , scenari dettati dalla luce del sole o animali… Fino a che non sia l’urlo serale del pavone, l’ultimo a pronunciare fine alla giornata di fioriture, sotto il tacito consenso della luna, il vociare dei grilli e la danza delle lucciole.