quando il vento soffiò via l’ultima foglia dell’autunno
dimenticando
del ghiaccio, della nebbia, della pioggia gelata,
in un lungo sonno
anch’io creatura del giardino.
Destato brevemente solo dal bacio profumato di un calicanto, di una dafne e di una lonicera fragrans, per lunghi mesi ho atteso nell’inverno fino ad ora, quando qualche timido bucaneve e qualche coraggioso croco si concedono al freddo sole di inizio marzo.
Ora, mi risveglio, come una bulbosa, una farfalla assetata di nettare, un riccio dal letargo, voglio uscire come una formica operosa, o un’ape tra i primi fiori, ora sento il primo calore del sole a metà giornata, la luce pronunciarsi insolentemente oltre le sei.
Ed ora, assistiamo alla bellezza della vita. Un ape sedotta dalla profumatissima edgeworthia chrysantha.
E’ solo una piccola ape, ma il suo ronzio solitario ridesta visioni di prati fioriti con delicati brusii di insetti che lavorano ai fiori, visioni di primavera e calda estate, visioni di variopinte farfalle che volano nel frutteto e frutti da raccogliere dagli alberi e dalla terra.
Basta osservare tra la copertina di foglie secche , e la vita preme.
Promesse di primavera. Promesse di pionieri di fioriture. Narcisi ingrossano le loro teste e guardano il sole, pronti a fiorire nei prossimi giorni. Tutte le bulbose che aspettavamo sono spuntate e stanno preparando i loro prodigi.Tulipani,scille, fritillarie, lilium, allium, camassie e quante altre ne dimentico, ma quelle che mi stupiscono di più, Eremurus hymalaycus!
Grosse gemme come pigne spuntano dall’argilla tra le echinacee rasate a zero, e guardandole spaventano per la loro mole di gemma che, ingrossandosi ogni giorno di più, partoriranno spighe di fiori stellati alti 2 metri!
E ancora, graminacee impellenti crescono dal taglio di un mese fa…
…fiori spuntano con sembianze di gioielli dal legno di cornus mas
… altri d’improvviso sbocciano in rubino su rami di parrotia persica…
ed infine stupisce, l’abbraccio di gemme e germogli che pian piano sprigionano la loro energia schiudendosi giorno dopo giorno proprio come fossero petali di un fiore.
E’ l’immane sforzo della vita, il partorire foglie, fiori, frutti, da semplici elementi, terra acqua e luce, per elaborare colori e forme artificiose.
Ancora pochi giorni e tutto esploderà in un tripudio, prima che ce ne rendiamo conto, come un miracolo.
Impossibile non restare meravigliati ogni anno da questa magnifica energia che ci investe, sia che osserviamo una colonia di narcisi, l’aprirsi delle gemme di un semplice salice lungo un fossato, o la fioritura di una piccola erbetta di campo, il non ti scordar di me, la pratolina o la violetta.
Promesse e promesse. Sempre mantenute! Sono quasi sempre le stesse, ma non so come, mi sanno sempre di nuovo e di piacevole, emozioni che ti toccano dentro e le aspetto con trepidazione anche quest’anno.
Forse è questa la magia della natura e della terra che ci rende da lei indissolubili.
Appuntamento ai prossimi giorni per il séguito del risveglio, nel mio e nei vostri blog e giardini.
Gelidi venti soffiano su Le paradis des papillons. Sembra lontano il sole di primavera, gli iris e i profumi delle rose, api e calabroni che banchettano, farfalle che danzano su nell’aria calda, uccelli che cacciano insettini per i loro piccoli, pulcini che crepano il guscio, insalate che crescono nell’orto, fragole e ciliegie che arrossiscono …. Eppure la fuori, ora, crochi mostrano già il loro petali e corolle di narcisi attendono. Gemme cominciano a mostrarsi e uccellini a gorgheggiare. Ma il cielo è grigio di gonfie nubi e l’acqua dello stagno la notte ancora gela. Siamo già a marzo, e come ogni anno l’inverno è interminabile e duro a mollare. Il giardino è una vasta distesa di erbe secche rasate, che si confondono con i rami spogli di alberi ed arbusti e qualche rada fioritura di vibuni bodnatense o cornus mas o sarcococca o edgewotzia, che più che farsi notare per i fiori si fanno sentire per il profumo. Così, stanco nell’attendere non posso far altro che tirar fuori qualche foto dell’estate 2010…e mi torna alla mente la prole del giardino… E poi fioriture….molte fioriture… Nostalgie…che presto passeranno. Speriamo questo vento soffi via l’ombra dell’ inverno, e tra qualche giorno potremo trovarci a scambiare nuove foto e fiori di giardini, e il mondo rinverdirà di nuovo e l’aria si riempirà di profumi e di canti e suoni . La natura si risveglia.